2015
CONCORSO DI IDEE "VIEW POINT PULPIT ROCK" - NORWAY (NO)

Pulpit Rock è un sogno, un posto che ogni amante della montagna e della natura ha idealizzato come simbolo di coraggio e libertà, una tappa obbligata per chi ha il coraggio di spingersi fino a questo lembo. La natura umana ci spinge continuamente a ricercare, o ricreare, luoghi fisici che possano sconvolgere i nostri sensi, luoghi in cui il brivido del rischio e l’avventura si fondono trasportandoci in uno stato di equilibrio mentale in cui ogni altro pensiero che non sia vertigine è fuori luogo. Il progetto “the brave” prende forma come corpo estruso che sbalza dalla parete di roccia, successivamente svuotato e fratturato, divenendo una caverna al riparo dagli agenti atmosferici. Forma semplice e lineare in cui si fondono solidità e fragilità, roccia e vetro, che vengono amalgamati dai rivestimenti interni completamente fatti di legno. La struttura portante dell’edificio è ipotizzata in calcestruzzo armato precompresso, appesa alla roccia attraverso dei tiranti in acciaio che sorreggono la grande piastra di appoggio verticale e che vanno in profondità nella roccia. La distribuzione prevede due diversi livelli di fruibilità, uno in copertura, che diventa il “viewpoint” soprelevato da cui ammirare tutta la bellezza del Lysefjord con la terrazza di roccia del Pulpit Rock in primo piano. L’altro livello è quello che, attraverso un percorso in pendenza, rappresenta il luogo sicuro, la caverna dove anche i coraggiosi trovano conforto e riparo. All’interno lo spazio si suddivide in due blocchi separati, ovvero il ristorante e gli ambienti di servizio. Il ristorante presenta un bancone rivestito in calcestruzzo che dona proporzione alla sala. Il blocco servizi ospita una stanza dormitorio sempre accessibile, un rifugio praticabile soprattutto nella stagione più fredda. A seguire la cucina e il servizio igienico, anch’essi sempre accessibili dall’esterno. Il dentro e il fuori sono separati da un piccolo vano bussola con funzione di acclimatamento graduale. La natura è una presenza evidente all’interno: è la natura circostante la protagonista, che entra violentemente attraverso le grandi pareti vetrate in tutta la sua grandiosità. Acqua, vento, sono i due elementi naturali che sfidano l’edificio e che alla lunga vinceranno. Il progetto è una piccola scheggia incastonata sulla roccia che il tempo presto porterà via. La sua presenza non è discreta, non si mimetizza nel preesistente, ma ha velleità di integrare l’esistente, un buen ritiro in cui placare lo sconvolgimento dei sensi che il Pulpit Rock riesce ad imporre a tutti i visitatori.